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IL PARCO DELL’ETNA
Per salvaguardare l’immenso patrimonio naturale nel Marzo del 1987 è stato
istituito il Parco dell’Etna, che si estende dalla vetta del vulcano Etna fino
alla cintura superiore dei paesi etnei, nello stesso anno del mese di agosto
viene istituito l’Ente Parco dell’Etna con sede in Nicolosi
(CT), è un ente di diritto pubblico per la gestione delle aree protette del
Parco.
Il Parco dell’Etna è suddiviso in due zone, zona “A” che si estende per circa
19.000 ettari ed è la zona di riserva integrale dove l’intervento dell’uomo è
ridotto al minimo indispensabile, e la zona “B” che si estende per circa 26.000
ettari formata per lo più da insediamenti agricoli.
I comuni ricadenti all'interno del Parco dell'Etna sono 20 e più precisamente,
Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre,
Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo,
Ragalna, Randazzo, S. alfio, S. Maria di Licodia, Trecastagni, Viagrande,
Zafferana Etnea.
Lo scopo dell'istituzione del Parco dell’Etna è quello di tutelare il
patrimonio floreale e faunistico tipico del territorio.
L’Etna offre un paesaggio davvero sorprendente e variegato, si passa dalle
distese di lave scure e impervie, a fiumi di lava nera che
attraversano prati e boschi.
Nelle zone sommitali del vulcano Etna non vi è alcuna forma di vegetazione, in
quanto le colate laviche recenti non sono ospitali a tali forme di vita,
scendendo a quota 2400 m. s. l.m. troviamo i primi colonizzatori del vulcano
ovvero i licheni, il muschio e la saponaria sicula, più in basso
troviamo la ginestra dell’Etna, che nella tarda primavera con la sua fioritura
colora il paesaggio di giallo ed impregna l’aria di un profumo intenso e
inebriante insieme all’Asralago o meglio conosciuto come “spino santo” una
pianta che si adatta bene alle zone impervie.
Intorno ai 2000 metri troviamo colonie di Faggi e Betulle, scendendo più in
basso vi sono splendidi boschi di
Roverella e Pino Laricio specie sul versante orientale del vulcano mentre
sul versante occidentale, ancora più in basso tra i 1000 e i 1500 metri troviamo
castagneti e le prime coltivazioni di pometi noccioleti e vigneti,. sul versante
occidentale troviamo ancora boschi di querce, pometi
castagni, noccioleti e pistacchieti ( rinomato è il pistacchio di Bronte).
In contrada Carrinu ricadente nel territorio di Milo
si può ammirare una secolare quercia l'Ilice, si stima abbia oltre 800
anni, ha una circonferenza alla base di 10 metri e un'altezza di 30 metri.
LA FAUNA
Passeggiando lungo gli innumerevoli sentieri che portano in luoghi mozzafiato
come la Valle del Bove, la Grotta del Gelo, è facile incontrare innumerevoli
specie di animali che popolano l’Etna, come l’Istrice, la Volpe, il Gatto
Selvatico, il Ghiro, il quercino e varie specie di pipistrelli. Molti sono gli
uccelli che vivono nel vulcano, il più maestoso e raro tra tutti l’Aquila Reale,
vi troviamo anche la Poiana, il Gheppio, lo Sparviero, il Falco pellegrino, e
tanti altri. Nel sottobosco vivono varie famiglie di rettili
come la Lucertola, il Ramarro, e molte specie di serpenti di questi l’unica
pericolosa è la Vipera.
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