Si laurea alla University College of London.
Collabora con influenti designers come Ron Arad
ed Isaie Bloch, ed insegna Arte Digitale in
diverse università inglesi. Grazie agli
insegnamenti universitari, si avvicina a nuove
tecniche digitali di rappresentazione alle quali
si appassiona fino a farle diventare il suo
strumento d’espressione artistica.
È noto per la sua serie
di dipinti Micromegalic
Inscriptions (Inscrizioni
Micromegaliche), vincitori di vari Award, tra i
quali: l’International Van Gogh Prize dato da
José Van Roy Dalí, figlio di Salvador Dalí.
Le opere di Matteo
nascono da un connubio tra analogico e digitale
che caratterizza l’estetica delle sue creazioni.
Le Micromegalic Inscriptions sono incisioni
digitali che evolvono la tecnica dell’intaglio
tradizionale.
Queste creazioni, che si
collocano nel campo dell’Arte Generativa, non
solo reinterpretano i processi meccanici
dell’incisione tradizionale, ma, essendo
riproducibili infinitamente, esemplificano
l’evoluzione delle pratiche di produzione di
massa e l’inevitabile simbiosi tra l’uomo e la
macchina.
Le opere di Matteo Mauro
sono state esposte nelle più grandi istituzioni
dell’arte a fianco ad opere di Marina Abramovic
e Anish Kapoor, tra le quali: la Royal Academy
of Arts, il MACS, il Marte Museum, il MEAM, il
Dubai Ing-Creatives, il 798 Beijing, Qianjiang
International Art Museum, Museo della Frabbrica,
MACAM Beirut e vari altri.
Le pubblicazioni ed articoli sul progetto
dell’artista sono innumerabili.
Matteo Mauro
My first Hall of
Mirrors